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Si sono divertiti a riempire la noia di un sabato qualunque. È accaduto nella zona dei Prati di La Spezia. Lui, Romeo, occhi chiari e musetto bianco, stava apprezzando il bel sole di primavera, il profumo dei prati, la bellezza dell’uliveto accanto alla sua casa. Loro si sono appostati, cercando un bersaglio. Il gattino non ha nemmeno avuto il tempo di difendersi. Gli hanno scaricato contro la carabina ad aria compressa. Senza un perché. Il dolore, per Romeo, è stato terribile. I colori si sono confusi, il verde dell’erba, il blu del cielo. Non si muoveva più. Piangeva. E solo la corsa disperata, fino alla clinica, gli ha salvato la vita. Non si può sapere se ritornerà ad essere il gattino sereno che era prima. Alcuni dei proiettili, gli sono rimasti addosso. Uno, s’è conficcato nella testolina. Un altro, pericolosamente in bilico, accanto alla colonna vertebrale.

La sua esistenza è stata sconvolta, perché qualcuno ha stabilito di poter uccidere. Così. Per divertimento. Romeo è solo un gattino, amatissimo dai suoi “umani”. Romeo è una creatura gentile, che vive la sua vita senza disturbare nessuno. Chi gli ha sparato, forse, non vede che il grigio di quell’arma, di quei pallini. Di certo non ha mostrato sentimenti. Ed è vero che le carabine ad aria compressa, sono in libera vendita, ma questo vale solo per i modelli fino ad una certa potenza. Si tratterà di verificare innanzitutto il tipo di pallini utilizzati. E comunque, la legge non consente che vengano sparati colpi all’indirizzo degli animali. Dovrebbe bastare il buonsenso, a far capire che non è giusto, fare del male.

Poiché – purtroppo – c’è chi non esita a compiere violenze, sulle persone e sugli animali, esistono le leggi, ed esistono i procedimenti giudiziari, per chi le viola. Sparare ad un gattino, peraltro dolce come Romeo, costituisce un reato penale. Per questo, sono state informate le autorità. E si spera di risalire ai responsabili. Già ci sono state, in passato, denunce e condanne, all’indirizzo di chi – senza una ragione – si è accanito, in una sorta di tiro al bersaglio, contro gatti e cani, o volatili. Il codice penale prevede anche la reclusione, oltre alle sanzioni. Si tratta di pura crudeltà, di condotte che si rivelano “espressione di insensibilità”, o peggio ancora di “particolare compiacimento”, per utilizzare i termini di una sentenza della Corte di Cassazione. Colpisce, in questi casi, l’inutilità del gesto. Romeo era semplicemente felice. Qualcuno ha voluto privarlo della sua gioia di vivere.